La nostra storia
La fondazione ad oggi occupa oltre 80 lavoratori
Le origini dell’attuale Casa di Riposo risalgono al Trecento, con la fondazione del Luogo Pio della Misericordia, istituzione di beneficenza che assisteva i poveri con erogazioni in denaro o in natura. Nel Cinquecento, per lascito testamentario di certo Lisso, presso il Luogo Pio, si istituì il Monte di Pietà per erogare prestiti in denaro ai poveri, spesso vittime dell’usura.
Una forma moderna di assistenza da parte del Luogo Pio (nel frattempo diventato Congregazione di Carità) si ebbe alla fine dell’ottocento, con l’istituzione del Ricovero di Mendicità.
Con testamento del 25 dicembre 1878, Ambrogio Binagli, nominava erede il Comune di Abbiategrasso con l’obbligo di istituire appunto un “Ricovero di Mendicità” entro 7 anni, per dare assistenza ai poveri del Comune “opera pia veramente reclamata dalle miserevoli condizioni in cui trovasi la numerosissima classe degli indigenti di questo borgo”, spesso costretti all’accattonaggio.
Binagli morì il 30 ottobre 1880 e la sua eredità fu ceduta dal Comune alla Congregazione di Carità, il 12 agosto 1883, che per attivare tale ricovero fece adattare due locali in Via della Misericordia, presso la sede dell’antico Luogo Pio della Misericordia (da qui il nome della via ancora esistente in Abbiategrasso).
L’opera Pia “Ricovero di mendicità”, gestita quindi dalla Congregazione di Carità, fu istituita il 1° luglio 1886, “per raccogliervi e mantenervi, nei limiti dei mezzi disponibili, gli indigenti e in specie gli accattoni di Abbiategrasso, che per vecchiaia ed infermità siano impotenti a lavoro proficuo”.
La trasformazione in corpo morale avvenne con decreto reale il 28 aprile 1887.
Il ricovero venne quindi inaugurato il 3 ottobre 1887: il precedente 29 settembre vi erano stati accolti nove uomini e tre donne “tra i più bisognosi e poveri di Abbiategrasso”.
Al Ricovero di mendicità, dopo qualche anno, si aggiunse il Ricovero dei cronici, riservato agli affetti da malattie croniche e in stato di indigenza.
Anche questa opera pia fu istituita con lasciti di privati: da parte dei coniugi Annunziata Bazzeri e Antonio Reale. La prima, con testamento del 9 luglio 1897, nominò eredi della propria sostanza in parti uguali i Ricoveri di mendicità e la Congregazione di Carità, con l’onere per quest’ultima, di istituire appunto un ricovero per i poveri cronici; la Bazzeri morì il successivo 27 agosto.
Il marito, che sarebbe morto il 10 dicembre 1898, pure lasciò la propria sostanza alla Congregazione di carità per l’istituzione di quel ricovero per cronici entro cinque anni dalla sua morte.
Su un’area contigua al Ricovero di mendicità, la Congregazione della Carità fece quindi edificare due locali che vennero pronti nel 1902, così che l’11 giugno 1903, per Regio Decreto, si approvò lo statuto del nuovo ente (che prevedeva tra l’altro l’obbligo per i ricoverandi di essere residenti in Abbiategrasso) e il successivo 30 luglio si poterono accogliere i primi cinque cronici poveri.
La struttura fu inaugurata il successivo 15 novembre ed affidata al medico comunale.
Nel frattempo, con testamento del 1880, Costantino Cantù, aveva disposto l’istituzione di un ospedale locale nel proprio palazzo, in Contrada dei soldati (l’attuale Via Cantù), palazzo demolito nel 1965 per edificare la Galleria Europa. E quando l’ospedale nel 1910 fu trasferito nella nuova struttura sulla strada per Vigevano, il Palazzo Cantù fu adibito dalla Congregazione della Carità, a sede dei due ricoveri ricordati, nonché poi a ricovero per i vecchi della cittadina (i “vegiun”), cioè a Casa di Riposo.
La Casa di Riposo, poi trasferita nella struttura attuale, è dunque la continuazione aggiornata del Ricovero di Mendicità per Cronici: i nomi dei fondatori di questi due corpi morali e i successivi loro benefattori compaiono in due lapidi diverse oggi murate nei pressi della cappella e un tempo ben in vista nell’atrio del palazzo Cantù.
Con l’entrata in vigore della legge 847 del 1937 – che prevedeva la creazione degli ECA (Ente Comunale di Assistenza), il Ricovero Cronici ed il Ricovero di Mendicità vennero conglobati nell’ECA di Abbiategrasso.
Nel 1962, dalla fusione dei due enti, nasce la Casa di Riposo quale ente pubblico di assistenza per le persone anziane.
Nel 1977 il DPR 616 sancisce lo scioglimento degli ECA ed il passaggio delle relative funzioni ai Comuni.
La Casa di Riposo diventa quindi un Ipab funzionante sulla base dello statuto del 1962, ed amministrato da un consiglio di amministrazione di nomina comunale. L’edificio sede della Casa di Riposo ed il terreno circostante continua però ad essere di proprietà del Comune che ne concede l’uso all’Ipab in comodato gratuito.
Nel 2000 la Regione Lombardia approva il nuovo statuto adeguandolo alle esigenze dei tempi e la Casa di Riposo, chiamata ora Residenza Socio Assistenziale, diventa Ente Autonomo a cui l’Amministrazione Comunale conferisce in proprietà l’edificio sede dell’attività istituzionale.
Da maggio 2000 l’ Ente è amministrato da un consiglio di amministrazione di nomina sindacale composto da 5 membri tra i quali il consiglio stesso elegge un presidente.
Dal 2003, a seguito di trasformazione in fondazione privata, la RSA ha assunto il suo attuale assetto giuridico.
La Fondazione ad oggi occupa oltre 80 lavoratori, alcuni dipendenti dell’ Ente ed altri di cooperative cui sono affidati alcuni servizi specifici.
(breve ricostruzione storica basata sulle ricerche dello storico del territorio, dr. Mario Comincini)